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Ali potenti



Adriana bonezzi

La commedia cominciò un giorno a essere scritta, un po' più seriamente, dai tanti diari che aveva scritto. È stato costruire il fil rouge che ha intrecciato la mia vita con quella di tante donne che hanno condiviso momenti con me e ho visto il nucleo gordiano in cui tutte le donne si sono sempre ritrovate: bisognose di raccontarsi, di confessarsi, di sfogarsi, di momenti della nostra vita - felici, inquieti, vicini, di risate e di godimento, ma anche dei tristi, dei pianti, dei lontani, dei pentiti, di quelli che fanno male alla rabbia...

La vita scorre in modo simile per tutti noi, siamo figlie, sorelle, amiche, madri, zie, fidanzate, mogli, amanti... e tutti vogliamo essere amati senza fallimenti, senza fratture, senza imbrogli, che paghino attenzione a noi, direi quasi senza regole... in questo mondo dove abbiamo bisogno di uomini nella nostra vita - i nostri genitori, fratelli, fidanzati, amici, capi, figli... - quasi perseguitati dalle correnti politiche attuali e dove, a volte, la società femminile e maschile continua ad essere incaricata di plasmarti, forgiarti, giudicarti e prepararti in modo che - un bel giorno - tu abbia costantemente ali potenti per affrontare ciò che la vita ha in serbo per te.

Il mio primo lavoro è spogliarmi davanti a te, è la mia vulnerabilità mostrare la mia forza, è la mia vita mista alla tua, è la tua raccontata da me e finta di essere l'impegno di tutte le donne - con il proprio nome nel lavoro - e tutti gli uomini che abbiamo nella nostra vita, perché solo insieme possiamo essere migliori.
Musica e danza accompagnano molti momenti del libro, perché la danza è la mia vita e la forma di espressione di auto-miglioramento, libertà, leadership, forza, visibilità insieme alla vulnerabilità che rende le persone forti capaci di rialzarsi ancora una volta, con potenti ali come braccia di ballerine.

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